IMMAGINANDO IL POST-COVID: UNA RIFLESSIONE.

Si è fatto tanto parlare in questi mesi della situazione di emergenza che stiamo vivendo, della pandemia, del virus.

Io, Giuseppe Prisco, titolare del salone Giuseppe Prisco Parrucchieri, ho elaborato una mia personale riflessione in questo periodo ed ho fatto delle scelte e dei cambiamenti per il mio negozio che si sono rivelati utili e positivi. Desidero perciò condividerli con voi, senza presunzione, sperando che possano essere di aiuto o ispirazione per qualcuno.

Cosa ha cambiato in me, e nel mio negozio, questa situazione piovuta addosso a tutti noi come una doccia fredda?

Al di là della grande sofferenza e delle perdite umane che il Covid-19 ha portato e sta tuttora portando, io ho vissuto questa situazione, da marzo del 2020, in tutto e per tutto come una opportunità.

Credo che ogni cosa che accade, bella o brutta che sia, accada per un preciso motivo.

Il periodo di quarantena e la sospensione prolungata di quasi tutte le attività a livello dell’intera società mi ha portato a guardare dentro me stesso, in profondità.

Ho pensato: “Ok, il mondo è cambiato: nella nostra epoca cambia rapidamente ma, in questo preciso momento, tutto si è bloccato.” Questo blocco ha premuto una sorta di tasto “reset”, cancellando tante cose e mettendoci tutti in difficoltà. E allora mi sono domandato: “Tu, Giuseppe, cosa hai fatto finora?”. Rapportando questa domanda alla realtà del mio salone, mi sono risposto che, grazie a questa situazione, ho potuto osservare quanto fatto finora e valutare se era stato fatto bene, pensare a cosa manca o quali siano i veri punti di forza della mia attività.

Ho potuto constatare che le scelte fatte in passato, che sono quelle che permettono ad una attività di posizionarsi sul mercato ad un certo livello, che sia esso basso, medio o alto (penso che la mia realtà sia posizionata in quest’ultimo), nel caso di Giuseppe Prisco Parrucchieri siano state lungimiranti, e mi hanno aiutato a gestire al meglio la situazione che ci siamo tutti ritrovati a dover affrontare. Cose come la cura del cliente in sicurezza o la gestione dell’agenda degli appuntamenti, non sono state stravolte dall’arrivo della pandemia, ma sono state gestite come sempre abbiamo fatto, cercando di affinarle o potenziarle dove necessario.

Rendermi conto ancora più chiaramente dei punti di forza che contraddistinguono il mio salone, mi ha fatto capire che è necessario proseguire nella direzione presa intensificando gli sforzi volti al miglioramento dell’esperienza vissuta dalla cliente, in tutti i suoi aspetti.

Le misure di protezione adottate in questa fase di emergenza sicuramente nel tempo cambieranno, ed alcune non saranno più necessarie. Ho capito che, finita l’emergenza e passata la paura, ci resterà una struttura, una forma di abitudine che ci porta a migliorare sempre di più. La sanificazione degli indumenti, ad esempio, è una buona pratica che manterremo come prassi. Magari non porteremo più la mascherina, ma faremo comunque attenzione all’afflusso delle persone, perché abbiamo capito che questo crea un ambiente migliore all’interno del salone.

La gestione degli appuntamenti, già ben organizzata da prima di questa emergenza, fatta di tempistiche ben collaudate e gestione accurata del calendario, si è dimostrata provvidenziale, a maggior ragione nella fase di contingentamento: una buona organizzazione ha garantito buoni risultati.

La comunicazione è stata per noi un po’ la ciliegina sulla torta: arrivare alle clienti anche durante la quarantena, attraverso i canali social e il nostro sito, con consigli utili che aiutassero le clienti a gestire in autonomia quanto fatto da noi in salone. Esserci anche se lontani, offrendo consulenza e supporto anche con il salone chiuso, ci ha permesso di mantenere e rafforzare il legame di fiducia già instaurato con le clienti.

Imparare a guardare oltre, studiare, proiettarsi nel futuro, capire il momento presente, fare oggi scelte che serviranno domani ed avere fiducia in esse, anche senza vederne subito i risultati.

Tutto questo è Giuseppe Prisco Parrucchieri: tradizione e artigianalità, ma anche innovazione e tecnologia e, sopra ogni altra cosa, una realtà fatta di persone. Desideravo condividerlo con voi, che siete parte di questa avventura.

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